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Spettacoli mercoledì 22 marzo 2017 ore 12:04

Teatro, “Che nel pensier rinova la paura”

Teatro, a Santa Fiora va in scena lo spettacolo “Che nel pensier rinova la paura”, con 23 attori non professionisti e la regia di Teresa Delongu



SANTA FIORA — Sabato 25 marzo, alle ore 21 e domenica 26 marzo, alle ore 17, al teatro comunale di Santa Fiora, andrà in scena la prima dello spettacolo “Che nel pensier rinova la paura”, a cura del Laboratorio Teatro Cooperativo Controscena, per la regia di Maria Teresa Delogu. 

Lo spettacolo - si apprende dalla scheda - è il risultato di un percorso di laboratorio teatrale sul tema della paura, iniziato nel gennaio 2016, che ha coinvolto 23 attori non professionisti. Uno spettacolo che attraversa i toni della comicità, della parodia, ma anche della riflessione e del ragionamento sul tema della paura: paura del buio, del nemico, di invecchiare, di rimanere soli. 

Se ci pensiamo bene, la paura è stato un incredibile strumento di costruzione della civiltà umana: le nostre città, le nostra mura, i sistemi di difesa, le carceri, gli ospedali, sono tutte strutture nate per contrastare la paura. 

Le persone che hanno aderito a questo progetto lo hanno fatto così, per passaparola, o perché intenzionate a ripetere l’esperienza teatrale iniziata alle scuole superiori, perché appassionate di teatro o semplicemente incuriosite da questo bellissimo spazio creativo.

“Non è necessario essere attori professionisti per fare del teatro che abbia un senso non soltanto sotto il profilo estetico – commenta la regista Maria Teresa Delogu - un progetto di teatro sociale come quello che vedremo in scena a Santa Fiora, porta con sé molti valori, che vanno oltre il palcoscenico e non sono meno importanti: lo stare insieme, partecipare ad una attività di carattere culturale, crescere con gli altri, mettersi in gioco e in discussione, fare dell’incontro con sé e con l’altro un’occasione di miglioramento, di scoperta delle proprie capacità espressive. E’ un modo di fare cultura diffusa, popolare nel senso più radicale del termine, cultura espressa dal basso ma non per questo meno incisiva, meno tagliente, meno forte. Prima che artistica è un’azione civile e culturale. Qui si chiude il giro: solo la cultura può sconfiggere la paura, quando essa prende il sopravvento sulla ragione. E il teatro ci può dare una mano”.

Info: 3358401202 


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