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Attualità sabato 09 aprile 2016 ore 09:10

“Le difficoltà non cambiano l’uomo, lo migliorano”

Con queste parole dell’assessore alla cultura e turismo, Fausto Cecconi, ha salutato l’arrivo di Pietro Scidurlo in handbike sulla via Francigena



RADICOFANI — “Certe volte ci si ferma solo al nostro aspetto fisico definendoci completi, però è importante rendersi conto che anche nella deficienza del fisico esiste un vero e proprio dono, quello che manca alle gambe piuttosto che alla braccia viene poi riversato nella sensibilità e intelligenza. Non si può che non vedere l’uomo nella sua interezza. Nei talenti ricevuti, nella disposizione del cuore, le difficoltà non cambiano l’uomo, certe volte lo migliora” – sono queste le parole che l’assessore Cecconi ha usato per salutare l’arrivo si Pietro Scidurlo.

Il viaggio ha fatto tappa a Radicofani, dove il progetto di Pietro è stato presentato alla presenza del Sindaco Francesco Fabbrizzi e i consiglieri comunali, il Parroco Don Elia Santori, le contrade Castello, Borgo Maggiore, Castelmorro e Bonmigliaccio. Le associazioni che parteciperanno all’arrivo di Pietro sono Società sportiva, Radicofani Motor Sport, Proloco, Auser, i donatori di sangue Fartres, le confraternite di Misericordia, S. Agata, Maria Addolorata, fraternità del Carmine e i ragazzi di azione Cattolica.

“Siamo molto contenti dell’iniziativa e del passaggio di Pietro e la sua allegra brigata. E anche l’occasione di verificare le difficoltà effettive che ci sono lungo la via Francigena. E’ una grande opportunità per le persone con esigenze speciali perchè La via Francigena è per tutti” – ha detto il sindaco di Radicofani Fabbrizzi.

Un progetto che non poteva trovare cornice migliore dell’anno del Giubileo della Misericordia, per rendere uno degli itinerari slow più importanti d’Europa un vero e proprio cammino dell’accoglienza aperto a tutti. L’iniziativa è promossa da Free Wheel Onlus e dall’intergruppo parlamentare “Amici della Via Francigena”, i cui membri partecipano alla staffetta nei vari territori attraversati dal cammino di Pietro Scidurlo.

Pietro Scidurlo vuole studiare il percorso della Francigena per suggerire valide soluzioni, anche tecnologiche, alle varie difficoltà che possono incontrare i camminatori “speciali”: dagli ostacoli lungo il tracciato, alle strutture ricettive, dalle esigenze fisiche a quelle alimentari.

Pietro ha intrapreso questo progetto con la sua associazione Free Wheels onlus, il cui obiettivo è pensare a un cammino aperto e accessibile davvero a tutte le persone con esigenze speciali come i disabili motori, sensoriali o cognitivi, a persone soggette a dialisi o che fanno più fatica nel trasporto del peso, celiaci, diabetici gravi, ma anche persone che si muovono con figli in tenera età o animali al seguito.

“Vorrei una Francigena più attenta, consapevole e critica, che tutte le persone possano vivere indipendentemente dal modo di in cui si muovono - spiega Pietro Scidurlo - Mi piacerebbe che in Italia, come succede in Spagna, si facilitasse l’apertura di accoglienze lungo gli itinerari culturali per tutti coloro che scelgono di visitare il Belpaese. Arrivando a Pavia".

Il cammino di Free Wheels parte da Somma Lombardo lunedì 28 marzo e fa tappa a Pavia, Piacenza, Medesano (PR), Cassio (PR), Pontremoli (MS), Avenza (MS), Lucca, Gambassi (FI), Siena, , San Quirico (SI), Radicofani , Proceno (VT), Viterbo, Sutri, Formello (RM), per concludersi a Roma martedì 12 aprile. I parlamentari coinvolti nella staffetta sul territorio sono Chiara Scuvera per la provincia di Pavia, Marco Bergonzi per Piacenza, Raffaella Mariani per Lucca, Susanna Cenni per Siena, Alessandra Terrosi per Viterbo, Stella Bianchi per Roma.

“Siamo particolarmente lieti di promuovere l’iniziativa di Free Wheels - spiega Stella Bianchi membro dell’Intergruppo via Francigena - perché crediamo che i cammini, e la via Francigena prima fra tutti, siano un’occasione di sviluppo per il Paese. La crescita economica e culturale del nostro paese passa anche da qui, attraverso lo sviluppo di strutture ricettive adeguate e la mappatura dei percorsi. L’Italia diventerà più ricca e non solo in termini economici se saprà accogliere quanti vogliono fare un’esperienza sui cammini storici, come forma di turismo consapevole e occasione di sviluppo anche per i nostri splendidi borghi storici, anche quelli ancora lontani dal turismo di massa”


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